
Le Ministre delle Infrastrutture e Trasporti Paola De Micheli e del Lavoro e Politiche Sociali Nunzia Catalfo, hanno siglato con i rappresentanti di Comuni, Provice, Anas, RFI, ANCE, Cooperative, Feneal Uil, Filca CISL e Fillea CGIL il nuovo Protocollo per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid19 negli ambienti di lavoro e il nuovo Protocollo per la sicurezza anti-contagio nei cantieri.
Sia per i cantieri, sia per gli altri settori produttivi, il mancato rispetto delle prescrizioni per la sicurezza fa scattare la sospensione delle attività.
Con particolare riguardo per i cantieri edili il nuovo protocollo aggiorna quello approvato il 19 marzo e prevede in sintesi:
– il massimo ricorso al lavoro agile, ove possibile;
– la sospensione delle lavorazioni che possono essere svolte attraverso una riorganizzazione delle fasi eseguite in tempi successivi senza compromettere le opere realizzate;
– un piano di turnazione dei dipendenti dedicati alla produzione con l’obiettivo di diminuire al massimo i contatti e di creare gruppi autonomi, distinti e riconoscibili;
– l’utilizzo degli ammortizzatori sociali disponibili nel rispetto degli istituti contrattuali per consentire l’astensione dal lavoro senza perdita della retribuzione;
– l’utilizzo delle ferie maturate e dei congedi retribuiti;
– la sospensione di tutte le trasferte e dei viaggi di lavoro, anche se già concordati e organizzati;
– la limitazione degli spostamenti all’interno e all’esterno del cantiere, contingentando l’accesso agli spazi comuni anche attraverso la riorganizzazione delle lavorazioni e degli orari del cantiere.
In cantiere deve essere assicurato il distanziamento sociale e, se impossibile, è obbligatorio l’utilizzo di dispositivi di protezione individuali.
Il protocollo definisce inoltre gli obblighi di informazione a carico del datore di lavoro, la regolamentazione degli accessi al cantiere, le operazioni di pulizia e sanificazione del cantiere, la gestione degli spazi comuni, le precauzioni igieniche personali, l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale.
Sono previste verifiche dell’adozione da parte dei datori di lavoro delle prescrizioni stabilite dal protocollo con i rappresentanti sindacali e attraverso l’Ispettorato del Lavoro e l’Inail.
Il datore di lavoro deve informare tutti i lavoratori e chiunque entri nel cantiere sulle disposizioni delle Autorità, in particolare, le informazioni riguardano i seguenti obblighi:
– controllo della temperatura corporea, se tale temperatura risulterà superiore ai 37,5°, non sarà consentito l’accesso al cantiere;
– costante pulizia e sanificazione del cantiere;
– rispetto di tutte le disposizioni delle Autorità e del datore di lavoro nel fare accesso in cantiere (in particolare: mantenere la distanza di sicurezza, utilizzare gli strumenti di protezione individuale messi a disposizione durante le lavorazioni che non consentano di rispettare la distanza interpersonale di un metro e tenere comportamenti corretti sul piano dell’igiene);
– accertarsi tempestivamente e responsabilmente della presenza di qualsiasi sintomo influenzale manifestato dall’operaio;
– preclusione dell’accesso a chi, negli ultimi 14 giorni, abbia avuto contatti con soggetti risultati positivi al Covid-19 o provenga da zone a rischio secondo le indicazioni dell’OMS.
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